Tour Napoli: 5 giorni di arte, storia, vita

Prima colazione in albergo. Al mattino partenza in pullman verso Caserta (circa 30 km) e visita della splendida Reggia di Caserta (nella foto) voluta dai Borbone. Iniziata nel 1752 sul progetto originario del Vanvitelli, ha pianta rettangolare e  include molti corpi di fabbrica che si innalzano per 5 piani. Spettacolare lo Scalone d’Onore che collega in modo scenografico il vestibolo inferiore a quello superiore e dal quale si accede agli Appartamenti Reali, ricchi di decori e stucchi in perfetto stile settecentesco. Un grande parco con giardini all’inglese fa da cornice e rende la Reggia ancora più spettacolare. Nei secoli passò alla Casa Reale dei Savoia per poi divenire Patrimonio dello Stato Italiano. La Reggia è tra i siti patrimonio dell’UNESCO e per imponenza e bellezza è paragonabile alla reggia di Versailles.

Pranzo in ristorante.

Primo pomeriggio proseguimento verso Santa Maria Capua Vetere, a pochi chilometri di distanza per la visita dell’Anfiteatro Campano, di epoca romana (tra i I ed il II secolo d.C.), il secondo per grandezza dopo il Colosseo e utilizzato principalmente per le manifestazioni con i gladiatori. Formato da spalti su altrettanti livelli di gallerie, dagli archi della facciata ornati da busti a rilievo rappresentanti Giove, Giunone, Demetra, Diana e altre deità i cui resti si possono ammirare sia in loco che in alcuni musei partenopei. Nei secoli fu distrutto parzialmente dai saccheggiamenti dei barbari prima, dei Saraceni dopo e durante la dominazione sveva divenne cava di estrazione per materiali utilizzati negli edifici cittadini. Poco lontano si trova il Mitreo, un luogo di culto dei seguaci del dio persiano Mitra, rinvenuto nel 1922 durante alcuni scavi. Come la maggior parte dei mitrei, è un ambiente ipogeo accessibile attraverso una rampa. Molti i resti di pitture parietali tra i quali, il più importante, è la raffigurazione della Tauroctonia sulla parete centrale, ovvero l’uccisione del toro da parte del dio Mitra.

Rientro a Napoli e sistemazione in hotel.

Cena e pernottamento.

Curiosità: nelle vicinanze dell’anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere c’era la scuola dei Gladiatori della città di Capua, nota nella storia per la ribellione di Spartaco, il gladiatore che con la sua rivolta, durata ben due anni, tenne sotto scacco Roma negli anni che precedettero il primo triumvirato, ossia l’alleanza politica, nel 60 a.C. tra Gaio Giulio Cesare, Marco Licinio Crasso e Gneo Pompeo Magno.

Prima colazione in albergo. Intera giornata di visite con guida. Si inizia con la Cattedrale meglio conosciuta come il Duomo di Napoli, voluta da Carlo II d’Angiò nel 1313, in stile gotico seppur parzialmente alterato dai vari interventi architettonici avvenuti nel corso dei secoli. Al suo interno la Reale Cappella di San Gennaro dove sono custodite le reliquie del Santo: il busto reliquiario, capolavoro di scultura gotica, con il cranio e la teca contenente il sangue del Santo che torna a sciogliersi tre volte l’anno. Proseguimento verso il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore che, come in un viaggio a ritroso nel tempo, ci porta dal V secolo a.C fino al XVIII secolo d.C. Del complesso fa parte la Basilica omonima, tra le più antiche di Napoli, spettacolare esempio di architettura gotica al cui interno si trova il Museo dell’Opera di San Lorenzo Maggiore che conserva molti costumi e arredi del convento. Sotto il complesso si trova l’area archeologica greca risalente all’antica Neapolis greco/romana la cui fondazione è datata intorno al 475 a.C, il più rilevante sito del centro storico di Napoli a circa 10 metri di profondità. Attraverso la stratificazione si può ben comprendere il succedersi delle varie epoche. La nostra visita prosegue verso il Museo Cappella Sansevero, nel centro storico di Napoli all’interno del palazzo nobiliare del principe di Sansevero, Raimondo di Sangro. All’interno alcuni tra i più splendidi capolavori dell’arte scultorea, patrimonio artistico della creatività barocca, primo tra tutti il Cristo Velato, opera di Giuseppe Sammartino (1753), al centro della cappella, una delle opere più suggestive al mondo. Accanto un’altra scultura che vibra quasi come fosse umana, prodigiosa tessitura nel marmo: il Disinganno, capolavoro di Francesco Queirolo.

Pranzo in ristorante.

Nel pomeriggio visita del Complesso Monumentale di Santa Chiara, anche questo nel cuore del centro storico di Napoli, la più grande basilica gotico-angioina della città con il chiostro maiolicato, il presepe napoletano con pastori del settecento e ottocento, il museo dell’Opera, l’area archeologica. Nell’antistante piazza si potrà ammirare la guglia dell’Immacolata: obelisco barocco di fronte alla Chiesa del Gesù costruita dai gesuiti.

Rientro in hotel, cena e pernottamento.
Nella foto: Chiostro nel Complesso monumentale di Santa Chiara

Opzionale (non incluso nella quota): possibilità di assistere ad uno spettacolo di musica classica napoletana (con minimo 20 partecipanti).

Prima colazione in albergo. La giornata di oggi è dedicata alla visita del “miglio sacro”, un percorso che si snoda attraverso il Rione Sanità lungo un itinerario che ripercorre la storia di Napoli e della sua popolazione. Oggi le sue chiese sono anche luoghi di accoglienza per riscattare la storia millenaria di questa città troppo spesso maltrattata. Il nostro percorso inizia con la visita delle Catacombe di San Gennaro, risalenti al II secolo d.C., su due livelli non sovrapposti e forse dono di una famiglia gentilizia alla comunità cristiana; visita della piccola Basilica paleocristiana di San Gennaro; proseguimento e visita del complesso di Santa Maria della Sanità, (1602 – 1610), anche conosciuta come la chiesa di San Vincenzo ‘o Monacone per la statua di San Vincenzo Ferreri, un frate domenicano e patrono del rione. Le numerose opere all’interno sono un esempio di alto valore della pittura napoletana del XVII secolo. Dalla cripta accesso e visita alle catacombe di San Gaudioso che rappresentano un viaggio nel tempo, dal paleocristiano al moderno. Proseguimento e visita del cimitero delle Fontanelle, scavato nella roccia di tufo della collina di Materdei al quale si accede dalla piccola chiesa di Maria Santissima del Carmine. I vari ambienti divennero l’ossario della città verso la metà Seicento.

Pranzo con pizza e birra.

Trasferimento in Piazza Trieste e Trento e tempo libero in piazza del Plebiscito, uno dei luoghi simbolo di Napoli e una delle piazze più grandi d’Italia, con veduta esterna del Palazzo Reale. Dalla piazza parte la via Toledo, lunga circa 2 km sulla quale si aprono eleganti negozi e palazzi nobiliari. La via, cuore dei Quartieri Spagnoli, prende il nome dal viceré Pedro da Toledo, che la fece aprire nel 1536. Tempo a disposizione.

Cena e pernottamento.
Nella foto: Napoli dall’altro, Piazza del Plebiscito

Dopo la prima colazione partenza verso il colle di San Martino, dal quale si gode uno dei panorami più suggestivi e dal quale la vista domina l’intero Golfo di Napoli e parte del centro storico della città. Visita guidata alla Certosa di San Martino sulla collina del Vomero e accanto a Castel Sant’Elmo. Fondata nel 1325 dal duca Carlo di Calabria è uno dei più importanti e monumentali complessi religiosi di Napoli, fulcro della pittura napoletana del ‘600 essa detiene un patrimonio di assoluto prestigio, tra cui la sezione presepiale che ruota intorno al grandioso presepe di Cuciniello, dal nome di colui che nel 1879 donò al museo l’opera costituita da circa ottocento elementi tra pastori, animali e accessori. A seguire, visita del vicino Castel Sant’Elmo dalla pianta esastellata. L’imponente edificio medievale sorge in posizione strategica nel punto più alto della città, eretto a difesa della città e del golfo e oggi adibito a museo permanente.

Pranzo libero. Termine del tour e partenza.

Polizza annullamento facoltativa.

Quota euro 22,00 per persona.
Questa polizza consente di annullare fino all’ultimo momento, avendo il rimborso delle quote pagate (salvo una franchigia), purché il motivo sia documentabile (certificato medico, ricovero ospedaliero, ecc.) come indicato al punto 3. di questa pagina